Obiettivi

Obiettivi

L’obiettivo generale del progetto consiste nell’acquisire conoscenze cruciali per la comprensione delle cause e dei meccanismi alla base della diffusione del deperimento della farnia nei querceti planiziali lombardi, attraverso un approccio multidisciplinare basato sul confronto di coppie di individui “deperienti” e “non deperienti”.

La quantificazione dei meccanismi alla base del deperimento individuale rappresenta un passaggio indispensabile per la selezione di genotipi resistenti che costituiranno una sorta di banca del germoplasma in situ, base fondamentale per la conservazione e la propagazione di materiale forestale che garantisca la maggiore probabilità di resistenza alle fisiopatie e agli altri fattori di rischio collegati ai cambiamenti climatici.

Concretamente, il progetto permetterà di fornire ai portatori di interesse una lista individui geo-localizzati di farnia con caratteristiche genetiche ed eco-fisiologiche rigorosamente certificate che conferiscono loro una particolare capacità di resistenza al deperimento, oltre a una scrupolosa descrizione delle peculiarità di carattere micro-stazionale che possono concorrere a rallentare e/o prevenire l’insorgenza del processo di deperimento.

Obiettivi specifici

  1. Discriminazione tra individui resistenti e non resistenti al deperimento sulla base delle caratteristiche genetiche a scala di intero genoma, della risposta al clima e ad eventi climatici estremi tramite variazioni di accrescimento legnoso annuale e del comportamento eco-fisiologico dei singoli individui, al netto delle differenze micro-stazionali.
  2. Definizione di modelli descrittivi del comportamento degli individui resistenti e non resistenti al deperimento da utilizzare a fini predittivi, per facilitare l’identificazione di popolazioni con maggiore probabilità di fornire ulteriore materiale di propagazione resistente.
  3. Elenco di un elevato numero di individui campione geo-referenziati all’interno delle aree di studio da cui ottenere germoplasma resistente senza intaccare la variabilità genetica a scala regionale.
  4. Descrizione dettagliata della combinazione di caratteristiche micro-stazionali che possono concorrere a contrastare il deperimento.
  5. Sviluppo di un protocollo di studio multidisciplinare utile per la definizione della resistenza al deperimento riutilizzabile in altri contesti territoriali e adattabile allo studio del deperimento di altre specie forestali.

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