Un grande interesse per soluzioni innovative al problema del deperimento della farnia

Un grande interesse per soluzioni innovative al problema del deperimento della farnia

L’evento di presentazione dei primi risultati del progetto ResQ “Deperimento della quercia nei boschi planiziali: studio multidisciplinare per la selezione di risorse genetiche resistenti” ha suscitato grande attenzione da parte dei numerosi partecipanti

Il 7 luglio 2023 presso il Centro Parco “La Fagiana” di Pontevecchio di Magenta (MI), nel Parco del Ticino, sono stati presentati i primi risultati del progetto ResQ in un’intera, densa giornata di studio multidisciplinare.

L’evento è stato di grande successo con oltre 70 partecipanti: numerosi dottori agronomi e forestali, rappresentanti di Regione Lombardia, ERSAF e dei Carabinieri Forestali, personale di vivai privati e regionali, di parchi (Parco Groane e Brughiera Briantea, Parco Campo dei Fiori, Ente Parchi Reali, La Mandria Venaria Reale) e di istituti tecnici professionali. Infine, hanno partecipato anche guardie ecologiche volontarie del Parco delle Groane (il secondo parco coinvolto nel progetto), guide appartenenti all’AIGAE, e personale di centri di forestazione e di varie associazioni naturalistiche/ambientali.

L’evento ha partecipato al programma di formazione professionale continua dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, dando diritto al riconoscimento di crediti formativi professionali.

I lavori sono stati aperti dalla Dott. Cristina Chiappa, Presidente del Parco del Ticino, dal Consigliere Massimo Braghieri, che hanno sottolineato l’importanza del progetto e  la soddisfazione per il coinvolgimento del Parco sia nelle attività svolte che nella disseminazione dei primi rilevanti risultati ottenuti.

La mattinata è stata densa di contenuti: sono intervenuti per l’Università degli Studi di Pavia Paola Nola, Francesco Bracco, Silvia Assini, Matteo Barcella, Osvaldo Pericolo e Giulia Tarzariol, per l’Istituto di Bioscienze e BioRisorse del CNR di Firenze Andrea Piotti, Francesca Bagnoli, Camilla Avanzi, Giuseppe Vendramin, Sara Pinosio e Elia Vajana, per l’Università degli Studi della Basilicata Francesco Ripullone e Maria Castellaneta.

Numerose sono le domande a cui i relatori hanno cercato di dare risposta: Quando é iniziato il deperimento? È un fenomeno a lento sviluppo o viene innescato da un singolo evento scatenante? Quali sono i fattori e le cause che portano al deperimento? Quali sono i segnali precoci di questo processo? Qual è il grado di resilienza della farnia? Ci sono caratteri genetici correlati alla resistenza al deperimento?

Nel pomeriggio, all’interno della Riserva “La Fagiana”, è stata esplorata la foresta alla ricerca delle farnie sane e deperienti individuate dal progetto, con dimostrazioni pratiche dei metodi utilizzati e approfondimenti su alcuni degli aspetti studiati tramite pannelli illustrativi.

I partecipanti si sono dimostrati interessati a conoscere i dettagli e i risultati del progetto. Tantissime le curiosità e le riflessioni emerse durante la giornata: dalla possibilità di estendere l’approccio sperimentale ad altri boschi planiziali e ad altre specie che mostrano segnali di deperimento, fino a comprendere come applicare i risultati dello studio per migliorare le pratiche di riforestazione.

Considerando anche la grande partecipazione attraverso i social durante la giornata, si estende a tutti l’invito a seguire le prossime attività e i nuovi risultati del progetto ResQ

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