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Università degli Studi di Pavia

Laboratorio di Micologia

Il Laboratorio di Micologia ha sede presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Pavia ed ha come responsabili le seguenti professoresse/ricercatrici (elenco aggiornato al 25 settembre 2021): Solveig Tosi, Elena Savino e Carolina Elena Girometta.

Grazie alla condivisione di spazi e attrezzature ed alla stretta collaborazione tra gruppi di lavoro, questo Laboratorio porta avanti nel complesso diverse linee di ricerca:

1. Funghi biodegradatori e biodeteriogeni
2. Funghi acquatici, cheratinofili, tellurici e della lettiera
3. Macrofunghi
4. Aerobiologia: aerospore fungine
5. Funghi degli ambienti estremi
6. Funghi associati a vegetali
7. Funghi in patologia umana ed animale
8. Funghi come agenti per il controllo biologico

La lunga tradizione di studio della Patologia Vegetale interseca più di una linea. Diverse tecniche di campionamento vengono applicate a seconda del progetto specifico. Nei campioni costituiti da matrici ambientali (ma non solo), l’approccio che generalmente è privilegiato prevede innanzitutto il rilevamento della massima frazione possibile di diversità fungina (rilievo micofloristico). Sia nel caso di microfunghi sia nel caso di macrofunghi si intende l’isolamento in coltura pura dei ceppi come uno strumento principe del processo identificativo, analitico e di ogni ulteriore sviluppo progettuale (applicativo o di base); anche per questo il Laboratorio ha costruito nel tempo un’ampia raccolta di ceppi fungini riferiti ai taxa più disparati e gestiti dai vari gruppi di lavoro.

Grazie alla ricca biblioteca dedicata ed alla strumentazione per microscopia, nel Laboratorio di Micologia l’identificazione macro- e micromorfologica viene tuttora considerata un pilastro fondamentale della ricerca, sebbene spesso affiancata da tecniche molecolari.

La strumentazione del Laboratorio di Micologia permette, in breve, di allestire svariate condizioni colturali e di operare preservando la sicurezza del campione (es. cappe sterili e bunsen) e dell’operatore (es. cappa chimica). Tra le tecniche di indagine si segnala infine l’applicazione della spettrofotometria vis-UV perlopiù applicata a saggi biochimici.

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