La farnia e le foreste di pianura: quale futuro?
Save the date evento finale del progetto ResQ:
“Deperimento della quercia nei boschi planiziali:
studio multidisciplinare per la selezione di risorse genetiche resistenti”
Il 7 luglio 2023 presso il Centro Parco “La Fagiana” di Pontevecchio di Magenta (MI), nel Parco del Ticino, saranno presentati i risultati finali del progetto ResQ, finalizzato a fornire strumenti conoscitivi per una migliore gestione della farnia, specie simbolo delle foreste di pianura.
Le foreste planiziali del Parco del Ticino e del Parco delle Groane, oggetto di studio del gruppo di ricerca del progetto ResQ, sono ormai quel che rimane dell’ecosistema forestale che ha caratterizzato per millenni la pianura padana.
Questi ambienti frammentati e fragili forniscono importanti servizi ecosistemici. I querceti infatti risultano fondamentali nella protezione del suolo dall’erosione, nella protezione del territorio dalle esondazioni fluviali, nel garantire il mantenimento di un’elevata biodiversità offrendo rifugio ad una fauna selvatica di pregio e ospitando specie erbacee nemorali spesso di interesse conservazionistico, officinale o ornamentale. Essi poi garantiscono l’esistenza di contesti adatti alla fruizione e ricreazione (bird watching, butterfly watching, escursionismo, fotografia), ma anche prodotti tipici del bosco, quali piccoli frutti e funghi. I querceti planiziali, inoltre, contribuiscono ad erogare servizi ecosistemici di informazione riconducibili a: ricerca scientifica, didattica e divulgazione, educazione ambientale, benessere psico-fisico.
La farnia (Quercus robur L.), elemento caratteristico dei querco-carpineti e dei querco-ulmeti, oltre ad avere interessanti potenzialità economiche, rappresenta una delle specie forestali più vulnerabili ma al contempo più promettente per attuare strategie di contrasto al cambiamento climatico.
In questo quadro si inserisce il progetto ResQ, che ha indagato la relazione tra le risposte a stress climatici e biotici e le caratteristiche genetiche individuali nella farnia. L’obiettivo principale del progetto è stato quello di individuare sia le cause che favoriscono il deperimento, sia le caratteristiche fenotipiche e genotipiche dei singoli alberi che lo rallentano, al fine di fornire strumenti per contrastare tale fenomeno particolarmente diffuso nelle aree protette della pianura lombarda.
Per conoscere i risultati del progetto la comunità scientifica, gli enti, le associazioni e i singoli cittadini sono invitati a partecipare, previa iscrizione, alla giornata di studio:
“Deperimento della farnia in Lombardia”
Venerdì 7 luglio 2023
dalle 9.30 alle 12.30 Convegno “I risultati del progetto”
dalle 15 alle 17.30 Visita guidata al sito di studio
presso il centro Parco “La Fagiana” di Pontevecchio di Magenta (MI), nel Parco del Ticino
Nella giornata interverranno tutti i membri del gruppo di ricerca.
Clicca qui per il programma completo e l’iscrizione.
Il progetto è stato coordinato dalla Prof. Paola Nola del Dip. Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Pavia, in collaborazione con l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Firenze e con la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali dell’Università degli Studi della Basilicata.